STORIA

 

La fiera massese venne istituita il 10 maggio 1819 dall’imperiale regio governo ma un vecchio rogito del notaio Giovanni Bertoldi documenta che nel 1765 a Castelmassa si svolgeva una fiera ben organizzata. Nella prima metà dell’ottocento la fiera ebbe una decadenza per riprendere poi con l’Unità di Italia dando così
sviluppo ai prodotti locali.
Massa Superiore era famosa per il bestiame, per la canapa e le sementi nonché per l’attrezzatura agricola.
Oltre al commercio molte erano le attrazioni che nei primi anni del Novecento caratterizzavano la Fiera: i saltimbanchi, il mangiafuoco che sprigionava lunghe fiamme dalla bocca, il mangiatore di spade, lo spaccacatene.
Negli anni del Fascismo la Fiera di San Martino continuò la sua storia con il mercato di merci e bestiame, con il parco divertimenti, con i balli le giostre e il circo equestre.
Dopo la guerra la Fiera risorse. In un sabato piovoso, l’11 settembre 1946, venne inaugurata in modo solenne la prima Fiera Campionaria del dopoguerra alla presenza del sindaco, del prefetto e di molte illustri personalità.
Agli inizi degli cinquanta la voglia di vivere e di divertirsi era tornata nel cuore della gente e la Fiera di San Martino, l’ultima del Polesine, era un’occasione per fare acquisti autunnali e per trascorrere giornate allegre e spensierate prima del lungo inverno.
Nel 1955 venne anche inaugurata la mostra d’arte presso L’ISTITUTO STATALE D’ARTE DI CASTELMASSA ed ebbe un buon successo il I° CONCORSO NAZIONALE DEL CANTASTORIE.
Nel 1961 con grande stupore e meraviglia, tutti i bambini poterono assistere alla proiezione di cartoni animati sotto la loggia del Teatro Cotogni e la compagnia teatrale PIPPO VOLTE presentò l’operetta “IL PAESE DEI CAMPANELLI“.
Negli anni sessanta e settanta la fiera continuò ad essere un grande evento folcloristico, dove la tradizione veniva mantenuta anche in cucina e si faceva festa con un menu speciale e mentre fuori la nebbia avvolgeva ogni cosa nelle case le massaie preparavano tortellini e cotechino con crauti.
Nel 1982 venne istituita la rassegna MAAC (Mostra artigianato altopolesine Castelmassa), per iniziativa dell’Amministrazione Comunale, della CNA provinciale e della PRO LOCO e, a questa nel corso degli anni, si sono aggiunte altre iniziative ed esposizioni collocate nella loggia del Teatro Cotogni, nell’atrio del Municipio, nella Sala Consiliare, nel Salone della Banca Agricola Mantovana, al Centro Sociale e all’ Istituto d’Arte.
Ma al di là della manifestazione economica e folcloristica per i castelmassesi la fiera è qualcosa di più. In quell’aria di festa, in quegli ultimi giorni di tiepido sole torna la voglia di uscire, di vedere gente, di passeggiare tra i banchi e ritrovare il buon profumo di zucchero a velo che riporta alla mente “dolci” ricordi. E allora la fiera diventa una “TENTAZIONE” a cui nessun castelmassese può resistere.

Giovanna Rossi