Tutto Fiera

A un mese dall’inizio della Fiera di San Martino, abbiamo ricevuto la comunicazione che ogni amministratore di Castelmassa ha sempre sperato: dopo 200 anni, la nostra Fiera verrà riconosciuta a livello nazionale! Una gratifica arrivata grazie all’interessamento dell’Assessorato al Commercio della Regione Veneto, che ci permette di “esportare” in tutta la penisola il nome del nostro paese.

Appresa la notizia, ci siamo messi alla ricerca della documentazione storica, al fine di raffrontare i vari riconoscimenti ottenuti dalla nostra ultrasecolare Fiera, e qui le sorprese non sono mancate: la Fiera di San Martino è certamente più vecchia dell’anno 1819, in cui è stato emesso il Decreto del Regno Lombardo Veneto che ne regolamentò la gestione. I due maggiori storici del nostro paese,  il compianto Maestro Luigi Parmeggiani e lo scrittore Luciano Maragna, sono concordi nel dichiarare che nel Cattastro degli istromenti della Comunità di Massa Superiore, si regolamenti sia il mercato settimanale che la Fiera; questo documento risale all’anno 1749! La cadenza annuale della Fiera nel giorno di San Martino (11 novembre) ci rimanda allo storico convento  esistente in paese nel XVI secolo; con ogni probabilità furono proprio i frati del convento ad istituire le prime fiere. Sarà nostra cura affidare agli storici la ricerca di una datazione certa e definitiva.

Leggendo questa documentazione storica, abbiamo rinvenuto uno scritto del Parmeggiani, che, per certi versi, fornisce la vera chiave di lettura della Fiera di San Martino. Il Maestro, infatti, così scrive: “Non si vuole con questo attribuire alla Fiera di San Martino particolari titoli di nobiltà, ma destare piuttosto nei Massesi uno stimolo di più per indurli ad aggiornare e potenziare una manifestazione commerciale che, nel riconosciuto potere della tradizione, trova il suo impeto propulsore, ma senza nuove ed intelligenti iniziative, non può durare in eterno. San Martino 1989”. Illuminante questa affermazione, che spiega come una manifestazione di successo viva di nuove idee, altrimenti, se ripetuta senza nuovi elementi, sia destinata a perdere di interesse e a sparire.

La nostra Fiera è un esempio di evoluzione e di successo: nata molto probabilmente come mercato dei prodotti agricoli e del bestiame, ha visto in seguito l’arrivo delle bancarelle degli ambulanti e delle giostre per i più piccoli. Negli ultimi decenni, invece, la mostra delle imprese locali e le svariate iniziative culturali hanno creato quei nuovi stimoli a cui accennava il Maestro Parmeggiani.
La fase sperimentale quest’anno vede l’estendersi della manifestazione, ampliandola su due fine settimana consecutivi – dal 13 al 15 novembre e, in seguito, dal 20 al 21 novembre ciò rappresenta sicuramente un’evoluzione e un potenziamento in grado di creare  nuovo interesse verso la Fiera, grazie anche all’inserimento di spettacoli ed attrattive che soddisfino tutte le aspettative delle migliaia di visitatori.

Confidiamo che queste nostre intenzioni si possano tramutare in realtà e cogliamo l’occasione per augurare a tutti Voi buon divertimento!

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